Il successo dei laboratori espressivi è un'evidenza e lo scritto che riceviamo ne è una ukteriore conferma. Grazie alla prof. Favretto e a tutti i ragazzi delle quinte che hanno lavorato con profitto sino ad ora.
Protagonista
tematica del laboratorio è stata la creatività come possibilità
-
di esprimere le proprie sensazioni e le proprie emozioni
- e di comunicarle agli altri mediante l'utilizzo consapevole di pennelli, rulli, spugne, colori a tempera, polveri colorate, glitter...
Un
foglio di carta, disteso per terra, in diagonale, sul pavimento dello “studio
di pittura” e lungo quanto la lunghezza della diagonale del pavimento è stato
trasformato in una strada di forme, scritte, colori, mirati a rappresentare e
raccontare parole, volte a descrivere il mondo emotivo di ogni partecipante in
un disegno preparatorio.
La
libertà di utilizzare materiali e strumenti, di scegliere, all'interno della
strada-foglio di carta, uno spazio e di poterlo organizzare, di “prendere il
tempo” necessario per realizzare un bozzetto con tema “il proprio stato d'animo”
ha permesso a tutti di partecipare al compito con un atteggiamento di positiva “leggerezza”.
Una
seguente attività di spiegazione – metacognizione, sostenuta dagli esperti,
riferita al prodotto realizzato, ha consentito di condividere, con il resto dei
componenti il gruppo, riflessioni, punti di vista, soddisfazione e
insoddisfazione rispetto ai risultati attesi.
Un
breve intervallo, poi, ha permesso un cambio di scenario: la strada-foglio è
diventata un cartellone murale da cui poter trarre ispirazione per la
realizzazione di un'opera a quattro mani, risultato della sintesi di due
bozzetti (uno appartenente a un bimbo e l'altro al rispettivo genitore).
Genitori
e ragazzi si sono, quindi, ritrovati a costituire un team di lavoro in cui la
familiarità e l'intensità della relazione hanno facilitato la comunicazione
all'interno della “squadra-coppia” e ridotto i tempi destinati alla
realizzazione del prodotto.
La
produzione, una tela per “squadra-coppia” eseguita con tecniche e materiali
diversi”, ha sottolineato
risultati capaci di unire elementi, anche contraddittori tra di loro, in
un'unica soluzione, apparentemente e visivamente, assolutamente non bizzarra e
disarmonica.
Appoggiate
a una parete dello spazio di lavoro, in mostra, le tele sono state commentate
dagli autori, che, in assoluta assenza di valutazione, hanno fornito elementi
di spiegazione del segno grafico e dei materiali, in alcuni casi, insoliti,
utilizzati, per indicare agli osservatori, dati capaci di guidarli a “guardare
e comprendere” le opere.
Attività
di rilassamento, accompagnate dal ricordo delle parole che, descrivendo le
sensazioni provate dai partecipanti, hanno ispirato l'attività pittorica,
hanno, quindi, concluso l'incontro permettendo a bambini e adulti di “ritrovarsi”
e di portare in luce spunti di riflessione per futuri dibattiti.
Un'atmosfera
di serenità e di tranquillità ha accompagnato i componenti del gruppo per tutta
la durata dell'incontro, facilitando il loro “stare insieme”, favorendo il loro
“star bene”, il loro “sentirsi ascoltati” senza mai essere valutati.
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